LE DONNE DEI DITTATORI by diane ducret

LE DONNE DEI DITTATORI by diane ducret

autore:diane ducret [ducret, diane]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: archivio ladri di biblioteche
pubblicato: 2011-12-20T17:37:36+00:00


205 5. BOKASSA: CRONACHE DI BANGUI LA COQUETTE «Un futuro imperatore non si deve ubriacare!» Catherine Bokassa Colpo di fulmine a Bangui Tartine di diamanti È la mattina del 4 dicembre 1977. Un'emozione fugace anima il viso fino a quel momento impassibile di Catherine, allorché l'imponente corona le viene posata in testa. Quella che non era ancora che una studentessa quando aveva incontrato Jean-Bedel, è diventata la moglie del presidente. Ora è imperatrice. Quell'emozione, quel viso, un uomo a Parigi li ha notati e non può distogliere lo sguardo dal televisore che trasmette l'incoronazione dei Bokassa.

Bangui la coquette si prepara da mesi. Per un giorno, l'incoronazione del nuovo imperatore Bokassa I fa passare in secondo piano il malcontento della popolazione. Tutti hanno dato il loro contributo ai preparativi: la cerimonia sarà sontuosa.

Le due più grandi ricchezze del paese risaltano nello sfarzo della festa. Il magnifico legno della foresta tropicale orna la sala polisportiva di Bangui. I diamanti campeggiano su tutti gli abiti, alle dita di ogni dignitario, al collo di tutte le donne rispettabili.

Quanta strada è stata fatta! Jean-Bedel Bokassa ha diciott'anni quando entra nell'esercito francese come franco tiratore. Passerà più di ventitré anni sotto le armi, prima di essere trasferito nel nuovo esercito della sua patria nascente.

All'epoca sfoggiava il grado di capitano, e il suo immaginario si era formato in seno a quella che un tempo era stata 207 la Grande Armata. Ne aveva adottato i codici e i miti. E come ogni buon soldato, il suo idolo rimaneva Napoleone Bonaparte. È quest'ammirazione sconfinata che, nel giorno dell'incoronazione, lo spinge a reinterpretare la cerimonia del 2 dicembre 1804, quella che vide il generale Bonaparte diventare imperatore dei francesi.

Il suo abito, una riproduzione di quello del maresciallo Ney, riprende lo strascico smisurato di velluto e di ermellino che il pittore Isabey aveva immaginato all'epoca per il ritorno della Francia alla monarchia. Un decreto regola la maniera in cui, d'ora in avanti, bisognerà rivolgersi all'imperatore: «Nel salutare Bokassa ci si dovrà tenere a sei passi di distanza, effettuando una leggera flessione in avanti della testa». Per rispondergli, i cittadini centrafricani dovranno utilizzare la formula: «Sì, maestà imperiale». Il testo precisa inoltre: «Se la situazione impone assolutamente una risposta negativa, evitare di emettere un "no" secco». Jean-Bedel non sopporta che gli si dica di no: una parola che sulla bocca di una donna non deve nemmeno esistere.

Il nuovo Napoleone d'Africa ha cinquantasei anni. Colei che interpreta il ruolo di Josephine, Catherine Denguiade, non ne ha che ventotto. La giovane donna è la madre del piccolo Jean-Bedel Junior, che assiste tranquillo - pur non potendo reprimere gli sbadigli - all'accesso del padre alla carica suprema. Seduto su un largo cuscino di velluto rosso ricamato d'oro, e vestito di bianco come un piccolo ufficiale, è costretto a restare immobile per tutta la durata di questo rituale irrigidito nel tempo.

Sua madre sfoggia un vestito della maison Lanvin in lamina d'oro e impreziosito di ornamenti dello stesso metallo e di migliaia di paillettes. D'oro sono anche i ricami, abbelliti da rubini.



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